« Egli gridò con voce tonante, più limpida di ogni altra voce mortale udita sino a quel giorno:
Avanti, avanti, Cavalieri di Théoden!
Gesta Crudeli vi attendono: fuoco e stragi!
Saran scosse le lance, frantumati gli scudi,
e rosso il giorno prima dell'alba!
Cavalcate, cavalcate! Cavalcate verso Gondor! »
(J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il ritorno del Re, libro I cap. 5)
È il diciassettesimo Re di Rohan, e durante il suo regno si svolge parte della storia de Il Signore degli Anelli. Figlio di Thengel Re di Rohan e di Morwen di Lossarnach (una regione di Gondor). La sua spada era Herugrim.
Per lungo tempo fu ingannato dal suo consigliere Grima Vermilinguo, che lavorava al soldo di Saruman il Bianco. Durante una delle prime battaglie ai guadi dell'Isen, muore il figlio Theodred, suo unico erede; a causa di questo, l'eredità legittima del trono di Rohan passa al nipote, il figlio di sua sorella, Éomer.
I cattivi consigli di Grima Il Vermilinguo avevano incupito e reso debole Théoden, che si riprese solo grazie all'intervento di Gandalf, che smascherò la malafede di Vermilinguo e lo rivela per quello che è: uno strisciante servitore di Saruman. Dopo l'aiuto dello stregone, il Re fu soprannominato Ednew, che vuol dire "rinato". Seguendo i consigli di Gandalf, Théoden decide di affrontare le forze di Saruman, rifugiandosi nel Fosso di Helm, dove viene assediato. La vittoria arride alle forze di Rohan soprattutto grazie all'intervento di Gandalf che, abbandonati gli assediati alla vigilia della battaglia, informa gli Ent e li convince a mandare un esercito di Ucorni ed inoltre riesce a recuperare un buon numero di soldati, comandati da Erkenbrand dell'Ovestfalda, che, dispersi, ritornano al Fosso all'apice della battaglia. In seguito della vittoria Théoden si reca ad Isengard, dove scopre il vero volto di Saruman[1] e assiste alla cancellazione del suo potere. È qui che Gandalf, nuovo stregone bianco, spezza il bastone del suo antico superiore.
Dopo una prima fase di sospetto e cautela nei confronti di Aragorn, il re decide di aiutarlo nella guerra contro Sauron, portando le proprie forze a cavallo, chiamate Éored, in soccorso dell'assediata Gondor. La fine di Théoden è gloriosa; nel mezzo della battaglia per liberare la città di Minas Tirith assediata dalle forze di Sauron, la sua cavalcata è vincente. Dopo aver abbattuto il simbolo del popolo malvagio dei Sudroni, asserviti all'Oscuro Signore, il suo cavallo, Nevecrino, viene colpito dalla bestia alata del capo dei Nazgûl e ucciso. Théoden rimane schiacciato dal peso del cavallo e muore, lasciando il nipote Éomer nuovo Re di Rohan. Ai suoi funerali, svoltisi dopo la vittoria finale su Sauron parteciperanno tutte le grandi personalità della Terra di Mezzo.