« Nel cielo limpido le sue squame brillarono come una miriade di diamanti azzurri. Eragon pensò che era magnifica: fiera, nobile, più bella di qualsiasi altra creatura vivente. Nessun cervo o leone poteva competere con la maestà di un drago in volo. »
(Brisingr)
Saphira Bjartskular(che nell'antica lingua significa Squamediluce) è un personaggio del Ciclo dell'eredità, la tetralogia fantasy scritta da Christopher Paolini.
Saphira è la dragonessa di Eragon e la sua più grande amica. Tre elfi (Arya, Faölin e Glenwing) stavano trasportando il suo uovo quando Durza con un piccolo contingente di urgali li attaccò. Arya fu costretta a inviare l'uovo con la magia a Brom mandandolo però sulla Grande Dorsale. Fu lì che Eragon lo trovò convinto che fosse un prezioso monile da poter rivendere per guadagnare abbastanza denaro per far mangiare la sua famiglia tutto l’inverno.
Saphira ha un carattere forte e determinato ma si sente molto sola. Vive nella condizione di essere l’unico esemplare della sua specie rimasto a parte le uova che conserva Galbatorix e rimane di stucco quando incontra Glaedr, il drago di Oromis, ad Ellesméra. Durante l’allenamento nella città degli elfi si fa spesso trasportare dai suoi sentimenti per l’altro drago mancandogli, in alcune occasioni, di rispetto, cosa che il vecchio drago non gradisce molto.
Delle tre uova in mano a Galbatorix è la sola femmina, perciò Murtagh ha il compito di catturare lei ed Eragon vivi per poter ricostruire i Cavalieri.
Compare sulla copertina di Eragon.